Tra salite leggendarie, discese tecniche e tanto sudore: ecco il racconto della granfondo più dura (e affascinante) della stagione
Carpegna (PU), 12 giugno 2025 – Una giornata perfetta, un tracciato da leggenda e un nome che non tradisce le aspettative. La Granfondo “Il Carpegna mi basta” si conferma anche nel 2025 come uno degli appuntamenti più affascinanti e impegnativi del calendario MTB, capace di mettere alla prova cuore, gambe e testa.
Tre portacolori del nostro team hanno preso il via nella suggestiva cornice di Carpegna, sulle strade che furono care a Marco Pantani, tra paesaggi mozzafiato, rampe assassine e un pubblico caloroso. Ognuno con la sua storia, ognuno con la sua fatica. Tutti, però, accomunati dalla stessa sensazione all’arrivo: soddisfazione pura.
Marco Tomassini: una battaglia con la montagna
Con 42 km e 1900 metri di dislivello positivo, quella di Marco è stata la quinta gara stagionale in MTB, ma anche una delle più memorabili.
«Una delle più belle e faticose della stagione», racconta. La giornata è perfetta: cielo terso, temperatura ideale e tracciato in condizioni eccellenti, grazie al lavoro degli organizzatori che hanno saputo modificare il percorso migliorandolo ulteriormente.
Salite lunghe, discese tecniche e paesaggi mozzafiato accompagnano i corridori lungo tutto il percorso. MARCO TOMASSINI chiude la gara in 3 ore e 26 minuti, con un piazzamento di tutto rispetto: 180° assoluto su 251 arrivati, e 34° nella categoria M4. Ma oltre i numeri, resta l’emozione di aver pedalato sulle strade di Pantani, con accanto altri due Mufloni pronti a lasciare il segno.
Michele Roselli: il Carpegna più duro di sempre
Chi pensa che in montagna si possano trovare tratti di respiro si sbaglia. Almeno sul Carpegna. Lo sa bene MICHELE ROSELLI, che definisce questa edizione “la più dura in assoluto mai fatta”.
Dopo una partenza sofferta, Michele riesce a trovare il proprio ritmo, costruendo una gara in progressione. Chilometro dopo chilometro, affronta 41 km per 1950 m di dislivello positivo, senza un attimo di tregua: «Le pianure qui le hanno cancellate!».
Chiude 100° assoluto e 11° nella combattutissima categoria M5, portando a casa un risultato importante e la consapevolezza di aver dato tutto in una delle gare più selettive della sua carriera.
Federico Talozzi: recupero e grinta fino alla fine
Anche FEDERICO TALOZZI si presenta al via con grande determinazione. Parte dalle retrovie ma gestisce con intelligenza la sua gara: recupera terreno nella prima parte, mantenendo un ritmo costante. Nel finale le energie iniziano a calare, ma la voglia di arrivare è più forte della fatica.
«Ho un po’ pagato nel finale, ma sono soddisfatto», commenta. E ha tutte le ragioni per esserlo: chiude 51° assoluto e 7° di categoria M5, in mezzo a una concorrenza agguerrita e su un tracciato che non concede errori.
Una gara che lascia il segno
Chi ha corso questa granfondo sa bene che “Il Carpegna mi basta” non è solo un nome evocativo, ma una vera e propria prova di resistenza fisica e mentale. Un tracciato selettivo e affascinante, che ogni anno attira centinaia di appassionati per vivere un'esperienza che è insieme sport, memoria e passione.
I nostri tre atleti hanno onorato la gara con determinazione e spirito di squadra, portando a casa non solo piazzamenti importanti, ma anche quella soddisfazione che solo le grandi fatiche sanno regalare.
Perché alla fine, quando sei lì, immerso nei boschi del Montefeltro, con le gambe che bruciano e il cuore che batte forte, capisci che il Carpegna davvero non basta… ma vale ogni pedalata.