La Granfondo dei Sibillini si conferma un appuntamento imperdibile per gli appassionati delle lunghe distanze e delle emozioni forti. Anche quest'anno, il tracciato ha regalato paesaggi spettacolari, salite impegnative e un’atmosfera unica, nonostante il caldo torrido che ha messo a dura prova i partecipanti.
Un percorso dal sapore cicloturistico, ma con due tratti cronometrati in salita, che hanno acceso la competizione tra gli amatori più preparati, lasciando comunque ampio spazio a chi ha voluto semplicemente godersi i panorami dei Monti Sibillini e la bellezza del passaggio a Castelluccio di Norcia, autentico gioiello dell’Appennino.
Tra i protagonisti della giornata, MATTEO BELOGI, che ha raccontato così la sua esperienza:
"L’idea iniziale era di fare il medio, visto che non amo i giri troppo lunghi, ma alla fine mi sono aggregato ai compagni sul lungo. Ho preso il giro come una passeggiata, godendomi i panorami senza pensare ai tratti cronometrati. Paesaggi davvero splendidi, soprattutto il passaggio a Castelluccio di Norcia. Come immaginavo, ho sofferto negli ultimi 40 km: tra il caldo, il vento e una testa poco convinta di voler fare tutti quei chilometri, sono arrivato al traguardo piuttosto stanco. Ma nel complesso, un’esperienza davvero bellissima!"
Ha fatto eco anche il commento di NICOLA ROSSETTI, che ha sottolineato il carattere rilassato dell’evento:
"Una bellissima cicloturistica che si svolge sui Sibillini, bellissimi panorami e anche gran caldo che ne ha fatto da padrone."
Per altri, come GIANLUCA LIGUSTRI, la giornata è stata un mix di amicizia e fatica:
"Gara che parte con i primi km di falsopiano veloce. Il gruppo con 4 mufloni è arricchito da altri amici arrivando a 9 persone. Il dislivello è concentrato praticamente in 100 km di percorso, rendendo gli ultimi km molto impegnativi a causa anche del caldo che oggi si è fatto veramente sentire. I Sibillini e Castelluccio di Norcia non deludono mai."
Nonostante l’entusiasmo, non sono mancati gli imprevisti, come racconta DIEGO ALEGI, che ha dovuto fare i conti con un infortunio:
"Gara diversa da tutte le gran fondo. Solo due tratti cronometrati in salita. Peccato non averla fatta come volevo per un infortunio al polpaccio/ginocchio. Tanta fatica per finirla. Posti molto belli... sarà per il prossimo anno!"
Con 155 km e 3000 metri di dislivello, la Granfondo dei Sibillini ha saputo ancora una volta unire sport e natura in un connubio indimenticabile, confermandosi come una delle manifestazioni più affascinanti del panorama ciclistico amatoriale italiano.
L’appuntamento è già fissato per il 2026. Con la speranza di temperature più clementi, ma con la certezza che, tra le vette e le vallate dei Sibillini, ci sarà sempre spazio per nuove avventure a pedali.