Cantiano (PU), 2 giugno 2025 – Serve testa, gambe e cuore per affrontare la Randonnée del Catria, e anche quest’anno la regina delle randonnée marchigiane ha mantenuto le promesse: 175 chilometri, 4200 metri di dislivello positivo, tre giganti da scalare – Petrano, Nerone e Catria – e un caldo estivo che ha reso l’impresa ancora più epica.
A sfidare questo tracciato impegnativo, ma spettacolare, c’erano in tanti. Tra loro anche Mattia Bartocetti, alla sua prima esperienza in questa prova estrema:
“Hai presente quando hai degli amici con cui condividi la passione della bicicletta e hanno pessime idee? Ecco, questa è una di quelle! 😂
Tutto sommato è stata una bellissima esperienza, da fare almeno una volta nella vita… che pedalata in compagnia ha tutto un altro gusto.
Nonostante il caldo, sono riuscito a portare a termine la sfida senza troppe difficoltà. Amo le sfide, e la soddisfazione di concludere in un buon tempo ha ripagato tutta la fatica.”
🌄 Paesaggi da cartolina, dislivelli da brivido
Il percorso della Randonnée non concede tregua. Si parte da Cantiano, si sale subito sul Monte Petrano, poi via verso le pendenze del Monte Nerone e infine la temibile salita del Monte Catria, che chiude la giornata con il suo muro finale, mettendo alla prova ogni fibra muscolare dei partecipanti.
Michele Roselli, alla sua seconda partecipazione, sintetizza così:
“Giornata stupenda, tanti partecipanti e organizzazione impeccabile!
Petrano, Nerone, Catria ed ogni altro promontorio presente in zona… alla fine 175 km e 4200 m di dislivello. Il caldo ha reso tutto più duro.
Ma all’arrivo, panini con la porchetta e birra artigianale del Catria: meritati!”
👊 La forza della squadra (e del gruppo)
Chi pedala lo sa: nei momenti duri la compagnia fa la differenza. Lo racconta bene Federico Talozzi, che ha affrontato la sfida con intelligenza tattica:
“Distanza e dislivello non erano nelle mie corde, così parto cauto fino alla salita del M. Petrano dove mi lascio un po’ andare…
Per fortuna ritrovo Michele R., mio compagno di squadra, e proseguiamo insieme, dandoci coraggio a vicenda. Dopo il Nerone ci aggreghiamo a un gruppo di Fano con Sauro, ex Muflone.
Fila via tutto bene fino al Catria, dove si soffre parecchio, ma ormai siamo arrivati! Bellissima esperienza, da rifare. Ottimo il ristoro finale!”
Un racconto di amicizia e resistenza che incarna perfettamente lo spirito randonnée: non è solo una gara, è un viaggio da condividere.
💪 Prime volte indimenticabili
C’è anche chi ha deciso di affrontare per la prima volta un dislivello così imponente. Come Davide Pietrucci:
“Prima volta per me alla Randonnée del Catria e prima volta che provo un dislivello così elevato.
Esperienza molto bella ed impegnativa.”
Un battesimo di fuoco per molti, ma anche un ricordo destinato a restare inciso nelle gambe e nella mente. Lo conferma Simone Savini, con parole semplici ma taglienti:
“Non ci sono parole per descrivere la gara. Bisogna farla, perché è veramente dura.”
🏁 L’essenza della Randonnée
La Randonnée del Catria non è una corsa contro il tempo, ma contro sé stessi. È una sfida intima, fatta di silenzi, fiato corto, ma anche di sorrisi e complicità. È il racconto di una giornata fuori dal tempo, dove il traguardo è solo l’ultimo dei premi.
Con paesaggi mozzafiato, salite leggendarie e un'organizzazione all'altezza, la Randonnée del Catria si conferma un punto fermo per chi cerca qualcosa in più della solita gara: cerca un'avventura vera.
Appuntamento al 2026. Le gambe tremeranno di nuovo, ma il cuore spingerà ancora.